Claudio Ranieri ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport: tanti i temi trattati da Sir Claudio.
LE PAROLE DI RANIERI
SULLA VOGLIA DI ALLENARE - “La panchina in sé non mi manca perché ho sempre seguito le mie squadre in piedi, a bordo campo. E quelle dei giardini o davanti ai cantieri non fanno per me”.
SUL CAMPIONATO - “Resto dell'idea che l'Inter sia la favorita per il titolo. I nerazzurri sono Campioni d'Italia in carica e hanno due alternative per ruolo, non a caso Inzaghi sta ruotando i suoi giocatori. Però mi aspetto un campionato molto più combattuto degli ultimi":
SULLE RIVALI DELL'INTER - “Napoli e Juventus lotteranno fino alla fine. Sulla carta, come valori, ci sarebbe anche il Milan, che però a differenza delle rivali non ha ancora trovato un equilibrio preciso. Ma non mi riferisco alla vicenda dei rigori di Firenze e al cambio di tiratori deciso dai giocatori; è capitato anche a me di scegliere un rigorista e poi di trovarne un altro sul dischetto. A me andò meglio che a Fonseca, semplicemente perché seguimmo. Alla fine la verità è quella: se fa gol, va bene comunque. Altrimenti è fastidioso".
SULLA JUVENTUS - "In casa Juventus c’è stata una vera rivoluzione, anche culturale. A prescindere dai gusti, il cambiamento è stato notevole. Adesso si ha la certezza che la Juventus lotterà con l'Inter e con il Napoli".
SU VLAHOVIC - "Dusan è un centravanti fortissimo, mi piace davvero tanto. Non facciamo paragoni con epoche diverse. Batistuta è stato una punta unica; nemmeno Haaland accosterei all'argentino".
SULL'ESONERO DI DE ROSSI - “Il problema mi sembra un altro. Se tu fai firmare un contratto a lungo termine con un allenatore e poi dopo qualche partita andata male il progetto va a farsi benedire, beh c’è un problema. Credo che l’esonero di De Rossi sia stato una mancanza di programmazione. Daniele ha potuto allenare diversi giocatori soltanto a partire dagli ultimi giorni di mercato. Una situazione diciamo troppo particolare, e non si può dare tutta la colpa a lui e alla Souloukou. Le disavventure forgiano il carattere, ma penso che Daniele non abbia avuto il tempo nemmeno di commettere gli errori”.
SUGLI ALLENATORI - “Ancelotti il migliore: è un mago. Mazzone manca: la sua schiettezza sarebbe oro anche oggi”.
SU UN POSSIBILE NUOVO LEICESTER - “A me piacciono i sogni, quindi me lo auguro. Lo scorso anno si parlava del Griona che però è un club della galassia City. Mi sta simpatico il Brest, a punteggio pieno in Champions”.
LUVUMBO - “Lui è giovane e possiede potenzialità importanti, ma non va caricato di responsabilità più grandi del dovuto. le qualità non si discutono, ma in questo momento non ci si può aspettare che sia un attaccante da 15 gol”.
CAGLIARI - “Un affare di cuore, come la Roma. Nicola sta facendo un grande lavoro, la strada è giusta”.